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SULMONA – Modificare con urgenza il regolamento Arap 2018 “perchè nei fatti è dannoso e giorno dopo giorno sta mettendo in ginocchio le non molte aziende sulmonesi rimaste”. Ne è convinto il coordinatore cittadino della Lega, Nicola Di Simone, che riaccende i riflettori sul nucleo industriale di Sulmona. Di Simone fa notare che gli “oneri per le spese generali degli imprenditori sono aumentati senza senso”. Tra le cosiddette ‘spese di Insediamento’ ad esempio, se un imprenditore intende vendere un capannone diciamo al costo di 1 milione di euro, è tenuto a riversare all’ARAP l’1%: ovvero 10mila euro. Inoltre queste spese sono state “unificate” da Arap su tutte le aree industriali regionali, pertanto la ricca zona della Val di Sangro ha le stesse tariffe di quella di Sulmona, dove la situazione non è certo florida e gli industriali rimasti coraggiosamente in zona sono scoraggiati a fare nuovi investimenti”. Per il coordinatore cittadino della Lega, anche lui imprenditore, bisogna cambiare passo. Di Simone infatti conclude la nota spiegando che si è di fronte a un paradosso con “un ente come la Provincia dell’Aquila che “decide” attraverso le Norme tecniche di attuazione, e un ente regionale come ARAP che “amministra” ma lo fa male, perché cieca sulle diverse esigenze delle singole aree. Esigenze che la sede centrale Arap sita a Cepagatti non vede o fa finta di non vedere, concentrata com’è sulle politiche dissennate di assunzioni e consulenze, che non cessano nonostante l’imminente insediamento di una nuova governance politica dopo le recenti elezioni regionali. Ma poi, chi pagherà i danni fatti?”- si chiede la Lega.

Andrea D’Aurelio

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