banner
banner
banner
banner

“Prima l’installazione di una targa costata 11mila euro in ricordo di Ramelli, nel tentativo di riscrivere una storia terribile che andrebbe invece studiata, approfondita, spiegata, a partire dalla stagione dello stragismo che sentenze oramai definitive della magistratura hanno dimostrato essere di inequivocabile matrice neofascista. Poi il patrocinio, nei giorni della Perdonanza, ad un evento con protagonista una onlus notoriamente vicina agli ambienti dell’estrema destra italiana e mondiale, ed in particolare a CasaPound, che sostiene in Sudafrica comunità boere segregazioniste.

Non bastasse, sabato 21 settembre si terrà all’Aquila un evento ancora a firma CasaPound – e di nuovo, col patrocinio della Città capitale italiana della cultura – che sta nel solco del tentativo di giustificare uno dei periodi più infami della storia italiana, quello del colonialismo fascista, che in Libia, Somalia, Etiopia ed Eritrea portò allo sterminio – anche col gas – di più di cinquecentomila persone a cui vanno aggiunte quelle dei crimini fascisti commessi nella ex-Jugoslavia, a Rodi, in Albania, in Grecia.

Ecco che cosa sta patrocinando il Comune dell’Aquila, il tentativo di revisione di questa storia vergognosa. Biondi guardi dentro casa sua e prenda finalmente le distanze da CasaPound, un movimento che conosce bene essendone stato un iscritto, e che si dichiara apertamente neofascista, non mancando di rendersi protagonista di atti di violenza squadrista in giro per l’Italia. Biondi smetta di patrocinare e finanziare eventi revisionisti, vergognosi per la storia della città, e inizi con il ritirare, immediatamente, il patrocinio allo squallido evento di sabato 21 settembre”.

Questa è la nota diramata dal Pd in polemica contro l’evento organizzato per domani 21 settembre sul colonialismo italiano a cura dell’Associazione Piazza Fontesecco la quale risponde con un comunicato: “Le levate di scudi della sinistra locale contro ogni evento organizzato dalla nostra associazione cominciano a diventare una fastidiosa abitudine e necessitano di una replica chiara e decisa. Piazza Fontesecco, tanto per iniziare, è un’associazione culturale e non un movimento politico: asserire che Piazza Fontesecco è sovrapponibile a CasaPound Italia sarebbe come sostenere, ad esempio, che l’ANPI è una costola del PD. La nostra associazione si occupa di allestire conferenze e incontri che mirano ad arricchire l’offerta culturale della Città: i contenuti e le argomentazioni di tali eventi possono piacere o meno, ma si tratta appunto di cultura e su questa base vanno giudicati. Per quanto concerne l’inserimento di alcune conferenze ideate dall’associazione Piazza Fontesecco nel programma estivo del Comune non abbiamo fatto altro che rispondere a un avviso pubblico: le istanze pervenute sono state valutate da una commissione tecnica e i temi da noi prospettati evidentemente sono stati reputati attuali e interessanti, se è vero che in queste stesse settimane il MAXXI L’Aquila propone la mostra intitolata “Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso” che affronta, pur se da una diversa angolazione, proprio la complessa eredità della presenza coloniale italiana in Africa. Da ultimo, occorre sottolineare che la nostra associazione non si è mai sottratta al confronto, come dimostrano anche gli inviti pubblici a partecipare all’incontro di sabato che lo stesso relatore Alberto Alpozzi ha fatto ai contestatori di queste ore allo scopo di rendere il dibattito ancor più stimolante. Siamo quasi certi che tali appelli cadranno nel vuoto, ma di sicuro non possiamo più tollerare che gli eventi da noi organizzati siano messi all’indice solo perché i loro contenuti non sono graditi all’ANPI o a Rifondazione Comunista. State tranquilli, pertanto: la nostra attività seguiterà con o senza patrocini, perché siamo ben lontani dallo stile di chi – nel più classico dei ‘chiagni e fotti’ – dallo stesso governo che accusa di fascismo continua a percepire annualmente lauti contributi.”

Lascia un commento