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SULMONA – Non esclude di ricorrere alle vie legali la Cisl Medici Valle Peligna Alto Sangro per la cronica carenza di personale all’ospedale dell’Annunziata che sta mettendo in ginocchio diversi reparti, salvo nuove assunzioni. Lo annuncia in una nota la responsabile Gianna Tollis. Pronto soccorso e urologia i reparti maggiormente in difficoltà ma anche il Centro trasfusionale è in perenne emergenza. “La situazione odierna” spiega la Tollis “è talmente al tracollo che è sufficiente una malattia o la richiesta di ferie per determinare il collasso di Servizi e unità operativa. La nostra sigla sindacale ha già denunciato sulla stampa la situazione del Centro Trasfusionale a cui si è pensato di porre rimedio con un medico in servizio presso il laboratorio analisi. Dunque, si cerca di sanare una carenza creandone immediatamente un’altra nello stesso presidio di Sulmona soprattutto in questo momento in cui si stanno sostituendo le vecchie attrezzature con macchine nuove, in cui si deve riorganizzare il lavoro, in cui si deve investire per un futuro prestazionale adeguato alle esigenze”. Il sindacato chiede l’assunzione, a tempo determinato o indeterminato, di uno specialista che possa dedicare la sua professionalità al Centro Trasfusionale di Sulmona e di personale al pronto soccorso. Nel pronto soccorso, inoltre, il personale è costretto a turni da dodici ore per permettere a tutti il riposo delle ferie. I medici in servizio sono diventati quattro, in urologia attualmente sono in servizio due medici e un responsabile, mentre si deve far fronte all’attività chirurgica, assistenziale e ambulatoriale, cresciuta, negli ultimi anni, in maniera esponenziale in termini sia qualitativi sia quantitativi. L’ospedale quindi è al collasso e dalla Cisl Medici arriva l’ultimatum.

Andrea D’Aurelio

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