
SULMONA. Nuovo filone d’indagine per il canile comunale di Noce Mattei, a Sulmona. La procura della repubblica, che ipotizza a carico di ignoti l’abuso edilizio e i maltrattementi degli animali, ha aperto un ulteriore fascicolo d’inchiesta, a seguito della denuncia presentata da un’associazione. Nella mattinata di ieri il nucleo carabinieri Cites di Pescara è tornato nella struttura di via Vicenne per ascoltare uno degli operai del canile, considerato il testimone chiave dell’inchiesta. Al momento non ci sono indagati. Tuttavia gli inquirenti stanno raccogliendo indizi per riscontrare quanto denunciato dagli animalisti, che avevano contestato le modalità di gestione sanitaria dei cani ricoverati nella struttura ma anche la realizzazione di alcune opere all’interno. Sviluppi potrebbero esserci a breve. Un fascicolo “gemello”, con le stesse ipotesi di reato, era stato aperto lo scorso anno. Le indagini dei carabinieri forestali di Sulmona e del Cites di Pescara, avevano portato ad iscrivere nell’elenco degli indiziati, come atto dovuto, quattro persone: il sindaco di Sulmona come legale rappresentante del Comune, proprietario del canile, un veterinario della Asl e due ex gestori. Per il primo filone la procura ha disposto un supplemento di indagini. Intanto la Asl sta esaminando il sequestro amministrativo, effettuato la scorsa settimana dai militari. Il canile infatti non risulta iscritto nell’albo regionale. Sempre l’azienda, nei prossimi giorni, dovrà pronunciarsi sull’eventuale trasferimento dei 99 cani.