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SULMONA – “Le scuse sono d’obbligo, nonostante non abbia curato il cerimoniale, quando l’emozione prende la mano e induce a trascurare il garbo istituzionale”. Comincia così la nota del Presidente del Consiglio Comunale, Katia Di Marzio, che mette nero su bianco il suo mea culpa ma anche il suo dispiacere per il mancato invito alla cerimonia della presa in consegna del nuovo ospedale di Sulmona per l’assenza degli ex. Non c’erano in quella occasione né il sindaco che posò la prima pietra, Peppino Ranalli e né il sindaco che si occupò di trovare i fondi e gettare le basi per il progetto, Fabio Federico. Un particolare che subito ha fatto notare Onda Tg e che, evidentemente, non è passato inosservato. Ma la Di Marzio amplia la lista degli assenti e oltre alle scuse istituzionali aggiunge il grazie per quanto fatto, un passaggio non affatto scontato di questi tempi. “Il taglio del nastro ha il volto di pochi, ma i protagonisti del lungo e travagliato percorso che ha portato al traguardo sono molti di più”- riconosce la Presidente dell’assise civica che si è sentita in dovere “di indirizzare a ciascuno di loro, ex sindaci, assessori, dipendenti del nostro comune, ex direttori generali della ASL, indipendentemente dalle rispettive provenienze politiche, i miei più vivi ringraziamenti per l’intuito avuto e per il lavoro che hanno saputo svolgere”. “Auspico che la coralità dell’azione di territorio, più che le appartenenze e i protagonismi”- conclude la Di Marzio- “possa guidare anche la fase di implementazione e gestione della struttura, affinché sia garantita l’ottimale e più virtuosa utilizzazione dell’opera”. Esiste infatti un invito ufficiale ( di questo se ne è occupata la Asl) e una cortesia istituzionale. Questa sconosciuta, verrebbe da dire. Soprattutto per chi, pur essendo massima autorità cittadina in materia di sanità, quel giorno si è sentita ospite.

Andrea D’Aurelio

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