foto Lorenzo Testa SULMONA – Castigat ridendo mores. Corregge i costumi ridendo. E’ il senso dell’ultimo articolo apparso su “Lercio”, il sito satirico-umoristico, che con l’inconfondibile stile che unisce ironia ad originalità , lancia messaggi ben precisi e fa riflettere sui problemi che affliggono paesi e comunità . Ad essere “presa di mira”, dopo il caso della “martellata che fa crollare la scuola” di qualche anno fa, è la linea ferroviaria Pescara-Sulmona. “Brutta disavventura per i cinque passeggeri del regionale proveniente da Pescara e diretto a Sulmona, – scrive Lercio – giunti finalmente nella città dei Peligni ieri sera dopo oltre quaranta giorni di viaggioâ€. Vengono colte quindi, con ironia, la situazione di inadeguatezza della tratta, gli interminabili tempi di percorrenza ed i ripetuti guasti tecnici. “La linea, infatti, in conseguenza dei recenti tagli al trasporto regionale, – continua l’articolo – era stata accorpata alla tratta Cagliari-Oristano, con evidente aggravio dei tempi di percorrenza. Il tragitto del treno, inoltre, era stato interessato da una serie di eventi calamitosi che ne hanno prolungato la durata di circa una settimana rispetto alla tabella di marcia. Partiti dalla stazione di Pescara il 7 marzo, il convoglio aveva subìto un inconveniente tecnico alla linea elettrica di alimentazione, prontamente risolto dopo soli quattro giorni grazie all’impiego di un sistema alternativo di locomozione. Non appena si sono rese disponibili le risorse tecniche necessarie (sedici buoi da traino), la linea ha ripreso a funzionare ma con traffico alternato su un solo binario per evitare alterchi tra i bovini che si sarebbero inevitabilmente incrociatiâ€. Perchè a volte la satira vale più di mille parole.
Andrea D’Aurelio
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