
SULMONA. Arresti convalidati e misura cautelare dei domiciliari per J.P.D.A. e obbligo di firma per E.P. , i due 23enne italo venezuelani, fermati lo scorso sabato a Pratola Peligna dai carabinieri della stazione di Raiano con oltre un etto di cocaina. Solo E.P., difeso dall’avvocato Uberto Di Pillo, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, Alessandra De Marco, spiegando che il quantitativo sequestrato dai militari altro non era che una scorta per uso personale. Non ha avuto nulla da dire al gip il suo coetaneo, difeso dall’avvocato Naike Cascini, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato gli arresti e ha disposto i domiciliari per J.P.D.A e ha rimesso in libertà E.P. con obbligo di firma, misura ritenuta più congrua rispetto al quadro accusatorio. I due erano stati fermati nel corso del controllo del territorio. Prima J.P.D.A. , trovato in auto con cento grammi di cocaina e poi l’altro 23enne, bloccato mentre stava prendendo il treno per l’Aquila nella stazione di Pratola Superiore, il quale ha consegnato un involucro con dieci grammi di coca e un bilancino di precisione. Nella mattinata dello scorso sabato sempre i carabinieri avevano perquisito tre abitazioni a Pratola, nel corso del quale avevano trovato alcune bustine con polvere bianca. Le due operazioni potrebbero essere in qualche modo collegate. Ad uno dei ventitreenni viene contestata anche la detenzione di arma atta ad offendere poiché, nel corso dei controlli, è stato trovato con una mazza da baseball in auto