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SULMONA – Due studenti fra i 15 e 16 anni sospesi per due giorni. Si apre il caso al Liceo Vico di Sulmona grazie a un post pubblicato su facebook dal Collettivo studentesco in cui si fa riferimento ad episodi di bullismo e di omofobia subiti da uno studente. “In una scuola un ragazzo, dopo aver subito atti di bullismo in corridoio da parte di altri studenti, che lo discriminavano per il suo modo di essere con offese omofobe è stato convocato in presidenza dal dirigente scolastico che, invece di tutelare il ragazzo, ha infierito criticando la sua vita privata e ritenendo il suo modo di essere e di vestire inopportuno – scrive il collettivo studentesco su Facebook – precisando anche che “il post pubblicato era fine alla sensibilizzazione di una tematica attuale e presente, e pertanto non deve essere considerato come un’accusa personale alla dirigente” dal momento che si è scelta la formula dell’anonimato. Tanto però è bastato per accendere gli animi. “Le mie dichiarazioni sono state completamente strumentalizzate – afferma il Dirigente Scolastico Caterina Fantauzzi – per me non esistono gli omosessuali o gli etero, esistono le persone”. Dalla parte della preside si schiera il corpo docenti. “La relazione con i nostri studenti”- fanno sapere- “è sempre stata improntata al rispetto e al riconoscimento della componente studentesca come parte dell’intera comunità scolastica. In questo senso l’azione educativa esercitata dagli operatori della scuola non si è limitata a prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei ragazzi che hanno offeso l’alunno in questione, ma ha previsto anche un diretto colloquio con l’interessato. Nulla di più. Nessuna forma di discriminazione nei suoi confronti e nei confronti di qualsiasi altro studente c’è stata mai nel nostro istituto”. Il caso, però, è finito anche all’attenzione dell’Arcigay di Chieti e dell’Aquila, con Adelio Iezzi, presidente di Chieti e Leonardo Dongiovanni dell’Aquila, che ” si uniscono al coro di condanna dell’episodio di bullismo omofobico verificatosi in una scuola di Sulmona qualche settimana fa; fortunatamente questa volta – diversamente dalle tante, troppe volte in cui questi fatti passano sotto silenzio – la dirigenza scolastica ha preso dei provvedimenti e i responsabili hanno ricevuto una sospensione. Nel frattempo, il collettivo “in solidarietà al nostro compagno che è stato vittima di discriminazione in ambiente scolastico”, propone per mercoledì 18 ottobre il #RainbowDay. “In maniera simbolica tutti coloro che vorranno partecipare indosseranno qualcosa di arcobaleno o comunque molto colorato, che sia un capo di abbigliamento, un gioiello, un nastro per i capelli, qualsiasi cosa. Chiunque vorrà potrà inviarci la foto della cosa colorata che ha deciso di indossare, così potremmo fare un grande album dedicato a questa iniziativa”, dicono gli studenti. Un caso che, al di là delle polemiche, rimette al centro la persona umana che deve essere tutelata sempre a prescindere dalle sue inclinazioni e gusti sessuali. Solo chi è disumano, alla fine, è anormale.

Andrea D’Aurelio

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