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SULMONA – Solo un’unita in servizio al reparto di oncologia dell’ospedale di Sulmona e a diffidare la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila è il coordinatore del Tribunale per i diritti del Malato, Catia Puglielli, alla luce dei disagi che sono stati segnalati nelle ultime ore. L’unica dottoressa in servizio non riesce a gestire la mole di lavoro che si viene a creare al nosocomio peligno e la situazione rischia di esplodere. Perché la pianta organica non può contare solo su un’unità. Nei giorni scorsi , ad esempio, il reparto è rimasto chiuso perché la dottoressa in servizio era in malattia. E lasciare allo sbando un fiore all’occhiello del presidio ospedaliero non è il massimo. “Sto predisponendo una nota alla Asl perché si adoperi a implementare l’organico del reparto e, in caso di mancanza di medici da reperire, attinga da altre graduatorie come avvenuto per il caso di chirurgia dell’ospedale di Castel Di Sangro”- interviene il coordinatore Tdm, Catia Puglielli. La Asl infatti potrebbe convenzionarsi con un’altra azienda sanitaria per sopperire alla carenza di organico. A rimarcare il disagio a cui si espone il reparto di oncologia sono gli stessi pazienti. “ E’ un reparto eccezionale con addetti professionalmente preparati e umanamente eccezionali, ma l’unica dottoressa che attualmente lavora è impossibilita a gestire il tutto e pertanto sarebbe indispensabile che arrivassero nuove risorse”- osservano gli utenti- “il dott. Saggio è andato in pensione e il dott. Guglielmi è andato in un altro ospedale a Pescara, sarebbe opportuno che ne parlassimo e soprattutto che sollecitassimo chi di dovere a far presto per darci l’opportunità di avere la dovuta assistenza”.

Andrea D’Aurelio

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