
Quattro proscioglimenti per intervenuta prescrizione e un rinvio a giudizio. Si è chiusa così l’udienza preliminare, tenuta questa mattina dal gip Alessandra De Marco, dell’inchiesta della Guardia di Finanza che ha messo nel mirino tre ditte di Popoli Terme, per sospetti movimenti di persone e denaro. Andrà a processo, il prossimo 27 novembre, S.D.C. (60 anni, Pratola Peligna), per il quale secondo il gup ci sono ragionevoli previsioni di condanna, almeno per alcuni capi d’imputazione. Non a luogo a procedere per prescrizione per D.M. (59 anni, Popoli Terme), M.D.G. (67 anni, Pratola Peligna), M.T. (69 anni, Roccacasale) e B.D.(59 anni, macedone). I cinque sono accusati a vario titolo di Associazione a delinquere, falso, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, evasione fiscale e truffa aggravata. Le indagini erano partite nel 2015, a seguito dei controlli per la ricostruzione post sisma da parte della Guardi di Finanza. A detta dell’accusa, gli indagati avrebbero consentito l’ingresso e la permanenza illecita sul suolo italiano di 500 extracomunitari. Ciò avrebbe comportato un danno alle casse dello Stato di circa 3 milioni di euro.