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SULMONA. La morte del lavoratore Eghair Abderrazak che viaggiava a bordo dell’autocarro, uscito fuori strada e ribaltatosi più volte sulla provinciale 9 in direzione Raiano-Goriano Sicoli, non è stata provocata da colpa. Salah Essahili, 54 anni, Katiuscia Pezzullo, 33 anni e Luciano Di Paolo 62 anni sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo, dal giudice, Francesca Pinacchio L’incidente avvenne il 4 settembre del 2014 mentre la morte dell’operaio risale al 30 maggio 2016, quasi due anni più tardi. I tre imputati, rispettivamente conducente dell’autocarro, amministratore unico della ditta e responsabile del servizio di prevenzione, avrebbero causato per colpa, secondo l’accusa, la morte dell’uomo. L’autista, il 54 enne di Castelvecchio Subequo, avrebbe percorso la provinciale su un tratto di strada caratterizzato da una pendenza pari al 13 per cento con sovraccarico superiore al consentito. Non sarebbe riuscito a completare correttamente una curva e a compiere in condizioni di sicurezza le manovre richieste a causa del surriscaldamento dei freni ribaltandosi più volte. All’amministratore, giovane donna di Pesaro, la Procura contesta di non aver fornito al lavoratore un’adeguata informazione e formazione relativamente alle misure di sicurezza e protezione da adottare. Mentre per il 62enne di Città S. Angelo l’accusa è di non aver provveduto all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure di sicurezza. Gli avvocati difensori Alessandro Rotolo, Cinzia Simonetti e Maria Concetta Vanni ritengono del tutto infondate le accuse, poiché tutte le norme antinfortunistiche sarebbero state rispettate in pieno. Oggi l’assoluzione

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