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SULMONA – La salvaguardia di tutti i tribunali oggetto della riforma statale, “anche perché l’ipotesi era prevista nel contratto dell’attuale maggioranza di Governo”. È la conclusione cui giunge la relazione finale elaborata dopo un anno di lavoro dalla Commissione “Tribunali d’Abruzzo”, nata per difendere i tribunali minori di Avezzano e Sulmona in provincia dell’Aquila, e Lanciano e Vasto, in provincia di Chieti, sui quali la riforma prorogata al 2020, prevede l’accoppiamento con i presidi giudiziari capoluogo. Tre le diverse ipotesi emerse dallo studio e dall’ascolto, la fusione dei presìdi giudiziari di Lanciano-Vasto, inquadrati in un solo Ufficio con competenze ripartite, lo studio di una riforma di “aree giudiziarie”, sostenuta dal Comune di Sulmona e rielaborata dal Consiglio dell’Ordine forense locale; è stata poi considerata la proposta del Comune di Avezzano e di 30 comuni marsicani su supporto tecnico dell’Ordine dei Commercialisti Marsica, per il concorso spese relative alla salvaguardia del tribunale. (Red)

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