
Il piano triennale delle opere pubbliche, recentemente approvato dal commissario straordinario del Comune di Sulmona Ernesta D’Alessio, mette in luce la continuità con progetti già avviati piuttosto che nuove iniziative. Sebbene siano previsti 45 milioni di euro per il periodo 2025-2027, solo una parte significativa di queste risorse – circa 5,6 milioni – è destinata al 2025, segno di una visione che non sembra indicare nuove priorità politiche per la città.
Il settore scolastico occupa una posizione centrale nel piano, con una parte rilevante delle risorse destinate a interventi in questo ambito. Tra i principali, l’adeguamento della scuola dell’infanzia di Bagnaturo, con un investimento di 230.000 euro per il 2025 e altrettanti per il 2026, e la realizzazione del nuovo polo scolastico di via Togliatti, per il quale sono previsti quasi 5 milioni di euro, di cui 3 milioni nel 2025 e 1,8 milioni nel 2026. Inoltre, è previsto il completamento della scuola Masciangioli, che ospiterà il Comune, con un investimento di 700.000 euro nel 2025 e 650.000 euro nel 2026.
Oltre al settore scolastico, sono previsti altri interventi significativi, come la bonifica della discarica ex Covit (240.000 euro nel 2025 e 250.000 euro nel 2026), la costruzione di nuovi loculi cimiteriali (345.000 euro) e la riqualificazione della caserma Cesare Battisti e della villetta, con un impegno complessivo di circa 1,9 milioni di euro. Al teatro Caniglia sono destinati 150.000 euro per il miglioramento igienico-sanitario, mentre per la manutenzione stradale sono previsti 100.000 euro distribuiti su tre anni, a fronte di una stima complessiva di 6 milioni di euro necessari.
Numerosi progetti sono stati rinviati al biennio 2026-2027, tra cui il recupero di Palazzo San Francesco (4,5 milioni di euro), il consolidamento degli argini fluviali (1,2 milioni), la riqualificazione del centro storico (200.000 euro) e il miglioramento sismico di Palazzo Manara (1,7 milioni) e del giudice di Pace (560.000 euro). Tra gli interventi futuri, spiccano la realizzazione di un parcheggio multipiano nel piazzale dei Vigili del Fuoco (2,7 milioni) e la riconfigurazione di piazza Capograssi (1,4 milioni).
Tuttavia, la reale incognita riguarda il destino di questi progetti, che potrebbero subire modifiche o slittamenti in base alle scelte della futura amministrazione. Il piano triennale rischia di rimanere più un elenco di intenzioni che un piano concreto per lo sviluppo della città.
In conclusione, seppur il piano preveda interventi importanti, la mancanza di nuovi progetti e l’incertezza sui tempi di realizzazione di molte opere pongono un interrogativo sul futuro della città. La speranza è che la futura amministrazione sappia dare nuova linfa e concretezza a questo elenco, trasformandolo in una reale tabella di marcia per lo sviluppo infrastrutturale e urbanistico.