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SULMONA – Il primo giorno il reso conto era ancora agrodolce forse perché quell’ora di sosta gratuita doveva entrare nelle abitudini dei sulmonesi. Ma la misura scelta da commercianti e amministratori, per rivitalizzare il parcheggio coperto di Santa Chiara a Sulmona, si è rivelata vincente. Da Natale a Capadanno l’incremento dei parcheggi si è visto ad occhi nudi, soprattutto il mercoledì e sabato, quando nella centralissima piazza Garibaldi va in scena lo storico e tradizionale mercato. Almeno due sold out a settimana. Il consuntivo arriva dal gestore del parcheggio ma anche dai commercianti che parlano di esperimento riuscito. “Il movimento si è visto. Sapevamo che questa misura avrebbe comunque incentivato cittadini e turisti a ripopolare il centro storico”- interviene Sergio Di Benedetto, Presidente dell’associazione commercianti corso Ovidio Sud. L’associazione aveva proposto inizialmente di liberalizzare i parcheggi in piazza Garibaldi per il periodo natalizio. Una richiesta che non è stata accolta ma si è scelto di lasciare un’ora di sosta gratuita nel parcheggio di Santa Chiara dal 21 dicembre al 6 gennaio. Niente ticket quindi per chi ha fatto acquisti, almeno per un’ora. Un provvedimento che è stato adottato grazie alla sinergia tra la struttura comunale, la consigliera comunale Roberta Salvati e l’assessore al commercio Stefano Mariani. E’ un piccolo segnale che ha sortito subito gli effetti ma il 2019 dovrà essere l’anno dell’inversione di tendenza per il commercio cittadino. Dalla massiccia protesta dei 230 commercianti del marzo scorso sono ancora molti i temi da affrontare, primo fra tutti la viabilità, come pure la sistemazione degli edifici pubblici da destinarsi al rientro dei servizi e delle strutture di formazione già presenti nel centro storico, accelerazione di tematiche legate al progetto Casa Italia, rivisitazione della mobilità su gomma nel centro storico, qualificazione turistica della città e del comprensorio attraverso eventi di rilievo e strutture pubbliche finalmente adeguate. Il 2018 è stato l’anno della protesta e degli effetti immediati. Il 2019 sarà l’anno della resa dei conti.

Andrea D’Aurelio

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