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SULMONA. Stesso stratagemma, stessa modalità di fare presa sulla vittima e, purtroppo, stesso risultato. A poche ore dalla notizia degli arresti a Pescocostanzo dei due malviventi, che avevano tentato di raggirare una 74enne del posto, a Sulmona si registra l’ennesima truffa. L’episodio, in realtà, risale ai giorni scorsi ma è venuto alla luce dopo l’operazione dei carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. In pieno centro storico, i finti carabinieri, dopo aver convinto una 80enne che il figlio era rimasto coinvolto in un sinistro, si sono recati a casa della donna, il primo sull’uscio della porta e l’altro è rimasto a bordo dell’auto, pronto per la fuga. L’anziana, chiamata dai malviventi a pagare una cauzione, ha consegnato tutto l’oro che aveva in casa, per poi scoprire che il figlio era vivo e vegeto e, soprattutto, non aveva avuto alcun incidente. La raccomandazione, ricordano le forze dell’ordine, è quella di non dar credito a richieste di denaro che arrivano per telefono e per l’appunto da fantomatici uomini in divisa. La telefonata va chiusa e va contattato immediatamente il 112 con un telefono cellulare. Intanto i due campani arrestati in Alto Sangro domani dovranno presentarsi davanti al gip del Tribunale di Sulmona per l’udienza di convalida.

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