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SULMONA – L’orsa Peppina torna a colpire i pollai tra Sulmona e Pettorano Sul Gizio. In uno, nella frazione Vallelarga di Pettorano, è riuscita a entrare divorando tutte le galline, in un’altra occasione è stata fermata da una porta in ferro. Una particolare situazione che si ripete da tre anni, nel periodo in cui l’orso marsicano deve accumulare cibo per il letargo. Per questo l’associazione “Dalla parte dell’orso” chiede recinti elettrificati a protezione delle strutture, ma come al solito mancano i fondi. Carabinieri forestali ed esperti del Parco nazionale della Majella e Riserva regionale Monte Genzana, anche in attuazione del protocollo con la Regione Abruzzo, stanno intervenendo con tecniche di dissuasione. L’associazione bacchetta le istituzioni dal momento che i cittadini non possono essere lasciati da soli. “L’unica risposta efficace resta la prevenzione – intervengono dall’associazione- la legge regionale 15/2016 ha stanziato 10.000 euro consegnati alle due riserve, Genzana e Sagittario, per la distribuzione dei recinti elettrificati. Temiamo purtroppo che la burocrazia non renderà immediatamente spendibili quei soldi. Il Parco nazionale della Maiella non ha al momento recinti disponibili. Comprendiamo che i Comuni non abbiano fondi e ricordiamo che abbiamo inutilmente bussato ai comuni di Sulmona e Introdacqua l’anno scorso per un aiuto. Ma ci sono situazioni che possono affrontare direttamente mettendo operai a disposizione, almeno per rinforzare le porte dei pollai a rischio. I nostri volontari sono disponibili a dare una mano e già stiamo controllando i recinti forniti in passato. Ma servono fondi per acquistarne di nuovi”.

Andrea D’Aurelio

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