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SULMONA – L’allestimento di un ospedale da campo con personale sanitario dedicato all’interno del carcere per garantire una degenza in sicurezza che dovrebbe realizzare il Dap insieme alla Regione. Lo ha chiesto il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, nel corso del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, a proposito della situazione in atto nel penitenziario peligno dove si è acceso un importante focolaio che conta 66 detenuti e 7 agenti penitenziari positivi. Il bilancio è salito questa mattina quando è stata accertata la positività su un altro agente penitenziario che si era sottoposto al tampone in un secondo momento. Mentre altri tre agenti sono risultati positivi al tampone rapido. Per cui dovranno sottoporsi al molecolare. Per la Casini si rende necessario un ospedale da campo mentre la Uil aveva proposto di destinare il reparto per i collaboratori di giustizia all’isolamento. Intanto questa mattina il Vice Capo del Dipartimento è tornato nel carcere “osservato speciale” per incontrare i vertici dell’amministrazione penitenziaria e per un ulteriore sopralluogo. In attesa di conoscere nuovi sviluppi un altro detenuto è stato trasportato in ospedale dopo la comparsa dei sintomi riconducibili al Covid. Sono tre quindi i detenuti che si trovano nel vecchio pronto soccorso in attesa di collocazione mentre continua la “staffetta” degli agenti per la sorveglianza. Ieri il rinforzo è arrivato da Roma con 22 poliziotti pronti a dare manforte al sistema in difficoltà. Intanto, sul fronte dell’emergenza pandemica, oggi è stato avviato lo screening di massa a Sulmona per la popolazione scolastica. Finora 130 studenti si sono sottoposti al test e non è stata accertata alcuna positività. Per il momento i numeri confermano che il sistema scuola sta reggendo grazie anche alle misure adottate ma il report completo arriverà solo nel pomeriggio.

Andrea D’Aurelio

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