
Si è svolto ieri, giovedì 12 giugno, un Consiglio Comunale straordinario richiesto con urgenza dalla minoranza per affrontare un tema che tocca da vicino la salute e i diritti dei cittadini: la sospensione per quattro mesi degli interventi programmati nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Popoli (e di quello di Penne), in base a un provvedimento firmato dal Direttore Sanitario Di Luzio.
La riunione, partecipata anche dai consiglieri regionali Luciano D’Amico e Antonio Blasioli, ha segnato un ritorno dell’Ospedale di Popoli al centro del dibattito politico cittadino, dopo anni di silenzio e marginalizzazione sul tema. A denunciarlo è stato in particolare il consigliere di minoranza Antonio Castricone, promotore dell’interpellanza urgente.
“In questi anni si è messo il silenziatore su tutto ciò che riguarda l’ospedale – ha dichiarato Castricone – e a fronte di un provvedimento così grave, abbiamo chiesto un confronto pubblico che l’amministrazione ha sempre evitato”.
Il cuore della vicenda è la sospensione di quattro mesi, da giugno a settembre, degli interventi di elezione in Ortopedia, misura che – secondo la nota ufficiale – servirebbe a garantire la disponibilità di posti letto per i pazienti provenienti dal pronto soccorso dell’ospedale di Pescara.
“Un periodo lunghissimo e senza precedenti”, sottolineano i consiglieri di minoranza, che paventano ritardi gravi per i pazienti in lista d’attesa, oltre a un possibile svuotamento del reparto.
A preoccupare i consiglieri è anche il contenuto delle note interpretative successive al provvedimento, che – spiegano – non chiariscono nulla e creano solo confusione tra gli operatori sanitari. In particolare, la possibilità di autorizzare alcuni ricoveri “in deroga” viene definita una risposta politica e non una reale soluzione.
“Nel frattempo – ha proseguito Castricone – i posti in Ortopedia resteranno vuoti, come già si sta verificando in questi primi giorni di giugno. Si rallenteranno le prestazioni e poi ci diranno che non ci sono numeri sufficienti per tenere aperti i reparti.
I consiglieri di minoranza esprimono forte preoccupazione per la possibilità che dietro questa misura si nasconda un disegno preciso di ridimensionamento degli ospedali minori, come Popoli, già penalizzati da anni. La loro denuncia si inserisce nel più ampio contesto del disavanzo della sanità abruzzese, che, secondo la minoranza, potrebbe portare nei prossimi mesi a nuove strette e tagli.
“Temiamo che si stia preparando il terreno per un ulteriore ridimensionamento, che sarà giustificato con i numeri volutamente abbassati da questi provvedimenti”.
Il Consiglio Comunale ha espresso unità di intenti nell’analizzare la criticità, ma la minoranza chiede azioni più incisive e concrete, promettendo di proseguire la battaglia anche in Regione, con il supporto dei consiglieri presenti.
“Non ci fermeremo alla propaganda e non permetteremo che si smantelli un presidio fondamentale per l’intero territorio della Val Pescara”.