
Nessuno stop agli interventi chirurgici ortopedici programmati negli ospedali di Popoli e Penne. Dopo giorni di confronto serrato con i vertici della Asl di Pescara, arriva l’annuncio congiunto del consigliere regionale Leonardo D’Addazio (FdI), del sindaco di Penne Gilberto Petrucci e del sindaco di Popoli Moriondo Santoro: la delibera del 25 maggio sulla sospensione delle attività chirurgiche in elezione nei due presidi sanitari periferici sarà rimodulata.
L’azienda sanitaria ha infatti rivisto i contenuti del provvedimento iniziale, trasformandolo in una precisazione: non ci sarà alcuna chiusura, ma una sinergia operativa con l’ospedale di Pescara. La Uosd (Unità Operativa Semplice Dipartimentale) di Ortopedia Penne-Popoli manterrà le sue attività programmate, affiancando però in estate l’ospedale del capoluogo, dove nei mesi caldi cresce sensibilmente il numero degli interventi traumatologici e la richiesta di posti letto.
«Con il direttore generale della Asl, che ringraziamo per la disponibilità, abbiamo lavorato in questi giorni all’unisono per individuare una soluzione concreta», spiegano Petrucci, Santoro e D’Addazio. «Oltre alle normali attività programmate, i posti letto della Uosd di Penne-Popoli saranno utilizzati per accogliere anche pazienti provenienti dal pronto soccorso di Pescara, contribuendo così all’incremento degli accessi. Non ci sarà alcuna chiusura».
L’obiettivo, ribadiscono, è quello di valorizzare l’intera offerta sanitaria della Asl di Pescara, superando la logica degli “ospedali minori”. Una chiara risposta alle preoccupazioni e polemiche sollevate da alcune forze politiche e cittadini preoccupati per un possibile ridimensionamento dei due presidi montani.
«Diversamente da quanto avvenuto con la riforma della rete ospedaliera voluta dalla giunta D’Alfonso – ricordano i tre esponenti – che portò al declassamento dell’ospedale di Penne con i DCA 55/2016 e 79/2016, oggi si lavora per consolidare e integrare le strutture. Chi grida alla luna lo fa per visibilità mediatica o fini elettorali. Noi preferiamo lavorare con discrezione per risolvere i problemi».
I rappresentanti istituzionali annunciano che il 3 giugno porteranno la questione in audizione nella 5ª Commissione regionale, per ribadire la centralità di Penne e Popoli nel sistema sanitario territoriale. «Le scelte sulla sanità locale devono essere discusse, condivise, mai imposte dall’alto», avverte Santoro.
Nel frattempo proseguono i lavori di ristrutturazione dell’ospedale San Massimo, eseguiti dalla ditta “I Platani srl” di Paganica. Il cantiere prevede l’ampliamento di circa 200 metri quadrati del pronto soccorso al piano terra e al primo piano, con una nuova torre di collegamento riservata al personale sanitario che consentirà collegamenti diretti con le sale operatorie e i servizi di radiologia. Prevista anche la ristrutturazione del blocco B4, dove si trovano laboratorio analisi e farmacia.