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Ennesima bacchettata per la sanità abruzzese. Nel verbale del tavolo ministeriale del 13 dicembre 2021, per la verifica degli adempimenti regionali  ed il Comitato permanente della verifica dei  livelli di assistenza, è stato evidenziato un Piano non in linea con le risorse programmate. A denunciarlo la consigliera regionale, Marianna Scoccia, spiegando che l’ospedale di Sulmona non sarà inquadrato come presidio di primo livello e il punto nascita resta in attesa conoscere tutte le determinazioni assunte dalla Regione, a seguito del reiterato  parere negativo alla richiesta di deroga in attività, sul quale si è espresso il CPN nella riunione del 16 novembre 2020. “Nulla di certo è dato sapere, inoltre, sul programma Operativo Covid e su come siano state spese le ingenti Risorse statali erogati durante i mesi passati”- incalza la Scoccia che aggiunge: “ad oggi  di chiacchiere ne sono state fatte troppe,  la situazione nel nostro nosocomio è insostenibile, a causa della mancata programmazione abbiamo gravi carenze di personale medico ormai da anni, non abbiamo certezze sulla salvaguardia del punto nascita ma assistiamo ad attacchi sterili da parte di forze politiche di maggioranza che rappresentano invece gli autori di questo
disastro a danno della nostra sanità. La carenza di personale è causata dalla mancanza di programmazione da parte della Regione Abruzzo che ha il dovere di controllare le ASL e fornirgli tutti gli strumenti per garantire un buon servizio.”

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