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SULMONA – Sarà pronunciata il prossimo 7 novembre la sentenza a carico dell’ex Manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera, imputato per le emissioni rumorose dell’ospedale di Sulmona. Lo ha deciso il giudice, Francesca Pinacchio, che ha chiuso la fase istruttoria del processo con l’escussione degli ultimi due testimoni e ha fissato la data del verdetto. Davanti al giudici ha sfilato anche uno dei residenti che aveva denunciato l’annosa questione. “Non dormiamo più da sei anni”- ha detto l’uomo nel corso della sua deposizione- “vivo in quella zona dal 1959 e non abbiamo mai avuto problemi. Dal 2016 è iniziato l’infermo con un rumore che ci tormenta di continuo, giorno e notte”. La battaglia dei residenti è iniziata proprio sei anni fa. La contestazione per l’allora rappresentante legale dell’azienda è quella di non aver impedito che i rumori dell’impianto di termoventilazione delle sale operatorie e del generatore superassero i limiti previsti nella normativa vigente. Un’inchiesta gemelle coinvolge anche l’attuale Direttore Generale, Ferdinando Romano, finito sotto inchiesta a seguito dei nuovi rilievi dell’Arta che risalgono allo scorso anno. Le indagini fonometriche rilevarono che “il rumore prodotto dagli impianti aeraulici dell’ospedale civile di Sulmona aveva provocato il superamento del limite differenziale a finestre aperte in periodo notturno”. Da qui la gara d’appalto bandita dall’azienda per bonificare gli impianti del nosocomio. I nuovi rilievi erano scattati dopo l’istanza presentata dall’avvocato, Valentina Di Benedetto, per conto di alcuni residenti della zona.

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