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SULMONA – “La situazione sta sfuggendo di mano. Non possiamo andare avanti così”. E’ lo sfogo corale che arriva dagli operatori sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona che minacciano querele per la situazione incandescente in atto nel nosocomio peligno. Solo ieri sono stati presi in carico dieci pazienti Covid, in attesa di ricovero o tampone di conferma, tra il pre triage e l’ex pronto soccorso. Un solo infermiere in turno per tenere sotto controllo la situazione con il medico che invece si trova in via Montesanto, ovvero dall’altra parte del presidio ospedaliero. Un andirivieni di ambulanze, diagnosi, spostamenti con il rischio di contagiarsi che è dietro l’angolo. Vietato distrarsi, riposarsi, alternarsi. Un clima teso e situazione al limite del paradosso che ora sta facendo scaldare gli animi e scatenare le legittime rimostranze degli addetti ai lavori. L’area dell’ex pronto soccorso è stata infatti allestita per garantire uno spazio più confortevole per lo stazionamento dei pazienti, onde evitare di incappare nel freddo e nelle intemperie. Ma serve una zona attrezzata. Che sia Covid con percorsi specifici e personale dedicato, quello che manca e scarseggia. I box del pre-triage, d’altronde, non riescono a garantire il giusto spazio. Nel secondo box ad esempio non ci sarebbe una barella comoda a disposizione per chi ha difficoltà motorie come pure mancherebbe una fonte fissa di ossigeno. Ma al di là di tali criticità è l’assenza di provvedimenti che mette in ginocchio il sistema. L’ex pronto soccorso, per giunta allocato nella vecchia inagibile, non può contenere decine di pazienti con una o al massimo due unità, in attesa di posti letto disponibili negli ospedali abruzzesi. Il grido di dolore è ormai corale e arriva da chi sta sul fronte. Dietro le quinte, con gran sorpresa, resta una parte della politica che sembra interessarsi a tutt’altro. Intanto in serata sono arrivate altre nove positività tra la Valle Peligna e l’Alto Sangro: un 70 enne di Pescasseroli, un giovane di 24 anni di Alfedena, un 44 enne di Rivisondoli, tre uomini residenti a Sulmona ma uno domiciliato a Introdacqua, una 24 enne di Scanno e un uomo e una donna di Raiano. Al netto delle verifiche è stato accertato che i nuovi casi a Raiano sono solo due perché gli altri erano stati già conteggiati. Lo stesso vale per un caso di Castel Di Sangro. Sono quindi 25 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore mentre i Covid di questa seconda ondata sono 396, compresi i 18 pazienti ricoverati di cui uno in terapia intensiva e i 189 guariti. L’andamento della curva non deve allarmare ma sicuramente tenere alta l’attenzione sul fronte ospedaliero che ormai necessita di un’area attrezzata per trattare i pazienti Covid in attesa di ricovero. La situazione sta sfuggendo di mano per dirla con le parole degli operatori. Ed è il caso di intervenire prima che sia troppo tardi.

Andrea D’Aurelio

REPORT
Totale 396 positivi Centro Abruzzo
18 pazienti Covid ricoverati in ospedale ( 1 terapia intensiva), 189 guariti, deceduti 2, 450 sorvegliati

MAPPA DEGLI ATTUALI POSITIVI Sulmona 62, Castel Di Sangro 23, Villalago 23, Raiano 15, Pratola Peligna 8, Pacentro 8, Pescasseroli 8, Civitella Alfedena 7, Vittorito 7, Rivisondoli 3, Roccacasale 2, Prezza 2, Campo di Giove 2, Barrea 1, Secinaro 1, Alfedena 1, Introdacqua 1

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