SULMONA – Sarebbe uscito dall’ambulanza dove era stato “parcheggiatoâ€, in mancanza di spazi disponibili, cadendo a terra e facendo scattare la legittima fibrillazione. La disavventura che è capitata ieri a un paziente affetto dal Covid-19 non è solo un incidente di percorso ma conferma la grave situazione emergenziale che si è venuta a creare negli ultimi giorni nel nosocomio peligno con la mancanza di posti letto disponibili ed aree attrezzate per trattare i pazienti Covid in attesa di ricovero. Il fuori programma del positivo caduto uscendo dell’ambulanza sarebbe da relegare proprio alle lunghe attese. In Abruzzo gli ospedali sono pieni e la saturazione dei posti di malattie infettive mette in seria difficoltà i piccoli ospedali, come Sulmona e Castel Di Sangro, che non sanno più dove trattare i positivi. Al nosocomio dell’Annunziata, è proprio il caso di dirlo, manca una seria programmazione. Quanto basta per scaldare gli animi e scatenare il legittimo malcontento. Perché inutile a dirlo. Così non si può andare avanti. Fino a quando i pazienti potranno attendere ore o giorni prima del ricovero? Fino a quando si potrà continuare a sistemare i pazienti in aree diverse del nosocomio con la conseguente spola dei sanitari? In nottata solo due unità devono spostarsi da un capo all’altro del presidio ospedaliero. La saturazione dei posti letto non è certamente da imputare a Sulmona ma, per quanto di loro competenza, è bene che Asl e Regione adottino in fretta alcune scelte dirimenti, come quella ad esempio di trasformare l’ala vecchia in uno spazio Covid con personale dedicato e percorsi differenziati. Certo il personale bisogna reclutarlo dopo l’accorpamento di urologia e ortopedia per dare il sostegno alla Marsica. In ospedale è stata allestita anche l’area grigia, ovvero la zona di stazionamento dei pazienti in attesa dell’esito del tampone, ma spesso gli utenti vengono presi in carico nell’ex pronto soccorso o lasciati in ambulanza con tutte le cure e le terapie del caso. I percorsi vanno chiariti una volta per tutte. Nelle ultime ore tra positivi con il tampone rapido, sospetti Covid da diagnosticare e positivi accertati sono stati ben sette i pazienti presi in carico con l’ambulanza ferma davanti al pre triage e il sistema sempre più in affanno. In attesa che dall’alto arriva qualche decisione risolutiva, il virus continua a fare breccia nel Centro Abruzzo. Dopo gli undici casi accertati della giornata del 29 ottobre nelle ultime ore si sono aggiunte altre tre persone all’elenco dei contagiati, residenti rispettivamente a Sulmona, Pacentro e Pescasseroli. Un altro caso che coinvolge l’Alto Sangro è in via di definizione come pure si attende la conferma di quattro casi accertati con il tampone rapido che deve però avere riscontro. Si arriva così, in attesa dei nuovi sviluppi, a 374 Covid in questa seconda ondata, compresi i 17 ricoverati e i 187 guariti. Nel quotidiano è richiesta calma e attenzione. Basta rispettare le misure. Ma per la sanità territoriale e ospedaliera servono interventi mirati sin da subito.
Andrea D’Aurelio
REPORT
Totale 374 positivi Centro Abruzzo
17 pazienti Covid ricoverati in ospedale non in terapia intensiva, 187 guariti, 175 in isolamento domiciliare, deceduti 2, 450 sorvegliati
MAPPA DEGLI ATTUALI POSITIVI Sulmona 58, Villalago 21, Castel Di Sangro 21, Raiano 13, Pratola Peligna 8, Pacentro 8, Civitella Alfedena 7, Vittorito 7, Scanno 6, Pescasseroli 6, Bugnara 3, Pettorano sul Gizio 3, Roccacasale 2, Corfinio 2, Prezza 2, Campo di Giove 2, Barrea 1