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SULMONA – “Ospedale declassato e punto nascita operativo ma chiuso sulla carta. Vogliamo atti concreti per uscire da questa situazione e politici che abbiano il coraggio di cambiare le carte”. Così Edoardo Facchini, responsabile del Tdm, che non ha digerito l’incontro dello scorso 8 luglio quando i sindaci del Centro Abruzzo, unitamente all’assessore regionale Andrea Gerosolimo, hanno dato l’ok al piano sanitario regionale per l’ospedale di Sulmona. Proprio nei giorni scorsi il Tdm ha incontrato la dott.ssa Colizza e i rappresentanti della minoranza consiliare che hanno chiesto un Consiglio Comunale straordinario. “Noi ci basiamo solo ed esclusivamente sulle carte”- incalza Facchini- “abbiamo approfondito tutta la documentazione assieme al professor Aldo Ronci. I sindaci  di fatto plaudono al piano sanitario regionale che declassa l’ospedale di Sulmona a presidio ospedaliero di base e questa”- rincara il responsabile del Tdm- “è una certezza”. Già in mattinata il Tdm ha protocollato una richiesta di incontro indirizzata al sindaco di Sulmona Annamaria Casini. “Sfido chiunque a conoscere alla lettera il piano sanitario”- osserva Catia Puglielli, responsabile dell’area legale. “Per questo chiediamo l’attivazione di un tavolo tecnico di alto profilo. Sarebbe opportuno che proprio i sindaci vadano a nominare delle persone competenti che facciano un lavoro fondamentale: studiare le norme e le possibilità di risoluzione di un problema che è urgente”. Il Tdm intanto continua a denunciare ripetutamente lo stallo dei lavori sul cantiere del nuovo nosocomio. “Sono fermi da diverso tempo e nulla sappiamo dell’esito dell’incontro fra Tordera e le ditte”, chiosa Facchini.

Andrea D’Aurelio

 

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