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SULMONA – Ospedali in tilt in tutta Italia e anche nella provincia dell’Aquila dove la situazione è al collasso. Il Movimento Cinque Stelle chiede il commissariamento dell’azienda sanitaria mentre i commercianti sono pronti a scendere in piazza. Ma andiamo con ordine. Stando alla mappa dei ricoveri, l’ospedale dell’Aquila, centro Hub della rete Covid Aziendale, conta 120 ricoveri (Pneumologia 29; Rianimazione 12; Medicina 45; Malattie Infettive 22; Area Grigia 12) con l’ulteriore disponibilità, a regime, di ulteriori 40 posti letto del Delta 7; sull’Ospedale di Avezzano, la presenza di 55 ricoveri (tra Malattie Infettive e Medicina); sull’ospedale di Sulmona, la presenza di 1 ricovero nel posto letto dedicato di Rianimazione. Ci sono poi 11 pazienti positivi presso il Presidio di Tagliacozzo, che saranno potenziati fino a 50 per accogliere ulteriori pazienti, anche in evoluzione clinica dagli altri presidi. “Ora, come non mai, appare necessario ed indispensabile la collaborazione di tutti gli attori istituzionali impegnati in questa pandemia”- afferma il Manager della Asl, Roberto Testa che chiede uno sforzo collettivo. Per i pentastellati però l’azienda è da commissariare. “L’assessore Verì ha più volte annunciato investimenti sul nostro ospedale, ma il trasferimento tramite ordini di servizio degli operatori sanitari neo assunti è un lampante esempio di favorire sempre l’ospedale dell’Aquila e di Avezzano – scrivono gli attivisti -, forse perché meglio tutelati dai consiglieri di maggioranza in Regione Abruzzo o forse perché il nostro ospedale ormai da anni è considerato davvero poca roba declassato per volere della vecchia amministrazione regionale con il plauso dell’attuale amministrazione cittadina e denigrato dai nuovi medici che preferiscono andare in strutture più qualificate”. Intanto in difesa dell’ospedale e della sanità allo stremo arriva il comitato di commercianti “Oltre la saracinesca”, nato in tempo di pandemia, che annuncia azioni di protesta. “Il Comitato è costretto ad intervenire nuovamente con energia, a fronte delle vistose lacune organizzative riferite – scrivono i commercianti -: al trattamento dei pazienti, sia potenzialmente positivi, sia già riconosciuti come contagiati Covid-19; al servizio di tamponi verso tutti i cittadini. Si chiede pertanto un intervento immediato dei rappresentanti istituzionali, responsabili di tali servizi. Il Comitato, a tal fine, è pronto ad azioni di protesta, civile e pacifica, nel caso non si intervenga in modo risolutivo in merito alle problematiche evidenziate”.

Andrea D’Aurelio

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