
SULMONA. Le esigenze cautelari si sono allentate anche se resta solido il quadro indiziario. Lo ha messo nero su bianco il giudice per le indagini preliminari, Marta Sarnelli, che ha concesso gli arresti domiciliari a S.P., 36enne di Sulmona, che era finito dietro le sbarre lo scorso 20 febbraio per aver ospitato in casa un pregiudicato mentre stava scontando gli arresti domiciliari. Dopo tre mesi di detenzione, il giudice ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore, Maria Grazia Lepore, riportando l’uomo nella sua “cella domestica”. Le visite in casa, da parte di soggetti di alta pericolosità sociali, non erano piaciute né alla procura della repubblica né al Tribunale. Intanto un altro giudice, Alessandra De Marco, ha firmato il decreto che manda il 36enne sotto processo per spaccio di sostanze stupefacenti. L’udienza è stata fissata per il prossimo 3 luglio. I fatti risalgono al 9 dicembre scorso quando i carabinieri della stazione di Sulmona e del nucleo operativo avevano arrestato l’uomo perché trovato in possesso di 20 grammi di cocaina suddivisi in 40 bustine nel marsupio, 11 mila euro in contanti, un bilancino e una pistola scacciacani senza tappo rosso. In casa dell’uomo i militari avevano scoperto altre 500 bustine, destinate verosimilmente al mercato dello spaccio per il confezionamento della sostanza