
A volte basta fare il primo passo per far muovere le cose. È quanto sta accadendo nelle frazioni aquilane di Paganica e San Gregorio, dove un sopralluogo condiviso tra amministratori, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e rappresentanti dell’ASBUC (Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico) ha finalmente acceso i riflettori su una lunga lista di problemi mai risolti. E il primo segnale è arrivato: sono partiti i lavori per sistemare i pericolosi tombini sprofondati in via dell’Emigrante – e si spera a breve anche in via del Rio – da anni diventati un pericolo costante per chi guida, cammina o pedala lungo quelle strade. Alcuni erano affossati anche di 30 o 40 centimetri rispetto al manto stradale. “È un inizio, ma significativo”, dichiarano Fernando Galletti e Angela Rossi, rispettivamente presidente e consigliera dell’ASBUC Paganica e San Gregorio. “Il sopralluogo con i consiglieri ha già dato un primo frutto concreto, e intendiamo proseguire: ci sono ancora molte situazioni da affrontare”. Il tour nei luoghi del “disservizio cronico” ha toccato punti caldi del territorio, dove da decenni si trascinano problemi senza soluzione:
– le fogne di località La Concia, che da 20 anni sversano liquami;
– il depuratore di Pontignone, sottodimensionato;
– la villa comunale senza rete fognaria, con quella esistente ormai ostruita;
– il parco giochi smontato dal Comune e ricostruito solo in parte;
– il canale La Vera, ormai insufficiente per irrigare;
– la vecchia strada per Pescomaggiore, interrotta da un ponte crollato;
– le Buche Teges, oggi usate per stoccare macerie ma dove si prevede la creazione di un invaso per l’irrigazione;
– i MAP di San Gregorio, ancora presenti su demanio civico e da rimuovere;
– la complanare Paganica-San Gregorio, che attende da anni una riqualificazione per diventare una valida alternativa alla trafficata Statale 17;
– i marciapiedi tra il nucleo industriale e il Progetto Case di Paganica 2, in stato di degrado.
A questo elenco si aggiungono nodi ancora aperti, che Galletti e Rossi chiedono ora di approfondire in un nuovo sopralluogo: la piazza della Concezione, il presidio sanitario in via Fioretta e la mancata realizzazione della caserma dei Carabinieri, attesa da anni. Intanto, nel nuovo polo scolastico il cantiere è partito, ma pende un contenzioso legale che rischia di rallentare i lavori. Nel frattempo, la gestione delle strade campestri, un tempo curata dall’ASBUC, è ferma da quando il Comune ha posto un veto. Una lista lunga, fatta di ferite aperte, ma anche di segnali di ripartenza. “Chiediamo attenzione e risposte concrete – spiegano i rappresentanti dell’ASBUC – perché queste non sono solo strade, fogne o tombini: sono pezzi di vita quotidiana per centinaia di cittadini che vogliono vivere in un territorio curato, sicuro e rispettato”.











