
Lottizzazione abusiva a scopo edilizio. Con questa accusa il procuratore della Repubblica di Sulmona, Luciano D’Angelo, ha chiesto il processo per quattro persone di origine campana. L’udienza pre dibattimentale è stata fissata il 24 ottobre. L’operazione, effettuata dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, agli ordini del capitano, Giuseppe Testa e dalla guardia di finanza di Sulmona, comandata dal capitano, Cecilia Tangredi, era scattata lo scorso febbraio.L’edificio, in fase di realizzazione sull’area che un tempo ospitava l’ex asilo del paese, è stato posto sotto sequestro nell’ambito di un’indagine per lottizzazione abusiva. A finire nel mirino della giustizia sono stati il titolare della ditta esecutrice di 39 anni, il progettista strutturale di 63 anni, il progettista architettonico di 77 anni e il direttore dei lavori di 36 anni. Secondo l’imputazione della procura, i quattro “stavano realizzando un complesso edilizio composto da numerose unità abitative su un terreno privo di destinazione urbanistica, rendendo dunque l’intervento edilizio non conforme alla normativa vigente”. Nello specifico, sempre secondo quanto ipotizzato dalla procura il terreno, un tempo adibito a edificio scolastico, sarebbe stato arbitrariamente frazionato allo scopo di realizzare 28 abitazioni e 40 box auto interrati, attraverso l’ottenimento di permessi di costruire per lavori di ristrutturazione (demolizione e ricostruzione), con cambio di destinazione d’uso ed all’interno di zona vincolata e di perimetrazione urbana. Le abitazioni erano in vendita a circa 300mila euro ciascuna. Per una quindicina di queste, gli acquirenti avevano già versato un anticipo di 10 mila euro e firmato il compromesso.









