
SULMONA. Mancano ancora gli allacci delle utenze e le finestra all’appartamento del quarto piano che l’Ater aveva venduto e che non ha più sistemato. La palazzina beffata dal superbonus, quella di via Avezzano 8, si appresta a tornare a vivere ma, rispetto alle previsioni, c’è ancora da aspettare. C’è chi pensava di rientrare già a Pasqua ma probabilmente se ne parlerà per l’estate. Certo è che ora, dopo tante battaglie, il percoso è in discesa. I lavori di demolizione e ricostruzione della palazzina del civico 8, avviati a maggio 2023, erano stati improvvisamente interrotti nell’autunno dello scorso anno. La ditta subappaltatrice aveva letteralmente “svuotato il cantiere”, portando via ruspe, attrezzi ed escavatori, lasciando sul posto solo la recinzione. Il tutto perchè l’appaltatore generale non aveva corrisposto le spettanze economiche all’impresa. Eppure i condomini della palazzina avevano versato 10 mila euro ciascuno come anticipo per la demolizione e ricostruzione per un totale di 80 mila euro che si sono volatilizzati. Per questo gli otto inquilini si erano affidati all’avvocato del foro di Sulmona, Mauro Sciullo, per presentare una denuncia e chiedere alla magistratura di accertare eventuali responsabilità. Poi, dopo aver pagato affitti su altri immobili, le famiglie hanno deciso di cambiare strada e tipologia di intervento, dopo aver chiesto una perizia aggiornata al Tribunale. Accollandosi ancora altre somme, sono stati quindi svolti i lavori che sono in dirittura d’arrivo. In realtà il superbonus poteva partire anche prima se non fosse stato per lo sfratto di un’inquilina. In ogni caso ora, con il rientro a casa più vicino, il ripristino dell’appartamento senza inquilini diventa fondamentale per ridare vita al palazzo. “Solleciterò l’Ater oggi stesso anche se la competenza non è della commissione”- afferma Mauro Tirabassi, componente della commissione Ater. Chiavi alla mano, tra qualche settimana probabilmente finirà l’odissea