banner
banner

SULMONA – Sarà eseguita una bonifica “sorvegliata” a Palazzo Mazara per ripristinare ordine e decoro mentre già sabato mattina, subito dopo le segnalazioni arrivate anche da Onda Tg, il portone d’ingresso è stato chiuso completamente dopo il sopralluogo del sindaco Annamaria Casini e il rapporto della Polizia Locale. A far scattare una serie di provvedimenti è stato il video girato dai turisti e pubblicato sui social da un sulmonese. L’antico Palazzo si presenta come ricettacolo di escrementi di piccione, accumulati lungo i pavimenti, con qualche volatile che nel palazzo ha trovato la sua ultima dimora e in più punti i suoi muri appaiono penetrati dall’acqua piovana, che filtra dal tetto. E’ stata quindi disposta la bonifica dal sindaco ma è partita anche una segnalazione alla Procura della Repubblica dal momento che si è appreso che il portone d’ingresso non era chiuso tanto da inibire l’accesso dei cittadini. Un particolare che ha portato la Polizia Locale a ripristinare la chiusura completa mentre le forze dell’ordine hanno avviato tutti gli accertamenti del caso. L’antico palazzo, residenza un tempo dell’omonima famiglia nobiliare sulmonese, ha ospitato fino al 9 gennaio del 2017, il Centro regionale dei Beni Culturali e gli uffici della presidenza del Consiglio comunale. All’indomani del terremoto che ha colpito Amatrice, nella provincia di Rieti e alcuni centri dell’Umbria e delle Marche nell’agosto 2016 i dipendenti comunali chiesero un sopralluogo alla Protezione civile per gli immobili che ospitano uffici del Comune, come appunto palazzo Mazara e l’ex caserma Pace, per accertarne la condizione di agibilità. I tecnici della Protezione civile rilevarono l’inagibilità di palazzo Mazara che venne sgombrato dagli uffici e chiuso, in attesa di accedere ai lavori per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico. I tempi per la ristrutturazione restano lunghi.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento