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SULMONA – “Capire qual è la strada migliore per arrivare ad una soluzione utile, per l’erogazione a pieno regime dei servizi che l’Apc fornisce all’intero territorio”. Si sono lasciati con questo preciso obiettivo la consigliera regionale Antonietta La Porta e il responsabile dell’Apc Sulmona Donato Silveri a margine del sopralluogo che ieri la consigliera della Lega ha tenuto nell’edificio di Palazzo Portoghesi, a due anni dalla chiusura, e nella sede provvisoria dell’Inps di via Sardi. A riaccendere i riflettori sulle sorti della struttura era stata Onda Tg qualche settimana fa, documentando il degrado che avvolge la sede storica dell’Apc. Era il 16 maggio 2017 quando, a seguito di una perizia che la Regione dispose su una serie di edifici storici, si rilevò che quell’immobile aveva un coefficiente di vulnerabilità sismica pari a 0,26. Scattò quindi la chiusura che portò all’individuazione di una sede provvisoria, nell’Inps di via Sardi, con l’impegno e l’intenzione di addivenire a un progetto di ristrutturazione. Dopo due anni tutti gli annunci sono caduti nel vuoto. Continua l’assordante silenzio delle istituzioni. Nella sede temporanea si è riusciti ad accogliere solo meno della metà del patrimonio librario originario, che ammonta a circa 25 mila volumi. Che Palazzo Portoghesi non doveva rimanere un rudere lo aveva detto il senatore ed ex Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e il già Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo, Giancarlo Zappacosta. Ma finora non si è visto nessun cantiere come pure non si ha contezza dei fondi per la ristrutturazione pari a 1 milione e 400 mila euro. Ieri il sopralluogo della consigliera che si è recata sul posto per individuare delle soluzioni.

Andrea D’Aurelio

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