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SULMONA – Non ci fu violenza sessuale. E’ caduta l’accusa nei confronti di un 33 enne venezuelano, Leoardo Octavio Spinosa, assolto ieri dal collegio del Tribunale di Sulmona perché il fatto non sussiste. Il giovane era finito sotto processo con la pesantissima accusa di violenza sessuale, per aver costretto cioè una sua conoscente a subite atti sessuali. Determinante ai fini dell’assoluzione è stata anche l’inammissibilità della registrazione audio, attraverso la quale l’imputato parlava con il fidanzato della persona offesa. La produzione nel corso dell’udienza era stata chiesta dal Pm ma per i giudici non è stata ritenuta ammissibile. Stando al quadro accusatorio il giovane, sorprendendo alle spalle una sua conoscente, con atteggiamenti subdoli e repentini le palpeggiava con la mano sinistra i glutei, costringendola a subire atti sessuali, con l’aggravante di aver commesso il fatto col capo coperto del cappuccio della felpa. Da lì urla, la fuga e poi la denuncia alla polizia che, tramite le telecamere dell’albergo in centro storico dove sono accaduti i fatti , riuscì ad ipotizzare il responsabile del gesto. Era il 27 maggio 2017. Nel corso del procedimento non si è riusciti a dimostrare la costrizione della violenza né che quell’uomo incappucciato era l’imputato. Per il giovane, difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta, è arrivata la sentenza di assoluzione, essendo cadute le accuse mosse nei suoi confronti.

Andrea D’Aurelio

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