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“Non è la prima volta che nelle piazze no vax e no green pass vengono richiamate, senza alcuna coerenza storica, le scelte criminali del fascismo e del nazismo oppure la Resistenza ed i Partigiani . Si tratta di paragoni inaccettabili che offendono la memoria di milioni di donne e uomini che furono umiliati, torturati, deportati e barbaramente uccisi perché non considerati degni di vivere in nome di una ideologia politica razzista, omofoba, violenta e totalitaria, e che offendono la nostra Resistenza, il cui concetto di libertà e democrazia è profondamente diverso da quello urlato nelle piazze no vax no green pass, non di rado inquinate da presenze ed organizzazioni neofasciste”. A metterlo nero su bianco sono Anpi e Fondazione Brigata Maiella a proposito delle dichiarazioni pervenute dai no green pass nella manifestazione dello scorso sabato in piazza XX Settembre. “La Costituzione della Repubblica Italiana, nata proprio dalla Resistenza, garantisce ad ognuno la libertà di esprimere le proprie idee – continuano Anpi e Fondazione Brigata Maiella -; ma è intollerabile, oltre che fuori luogo e storicamente scorretto, che quanti manifestano contro le misure nazionali anti Covid si richiamino ai Partigiani ed alla Brigata Maiella, le cui scelte coraggiose, spesso pagate con la vita, permettono oggi a chiunque di manifestare liberamente il proprio pensiero. La Resistenza è una storia di grandezza e di eroismi, da essa è nata l’Italia democratica: che nessuno la infanghi, che nessuno se ne impossessi per fini che nulla hanno a che fare con quella storia”.

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