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SULMONA – Stanno pensando già al dopo Iezzi comitato e associazioni che scrivono al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e chiedono che il prossimo presidente del Parco Nazionale della Majella (la nomina di Franco Iezzi è in scadenza), “non venga scelto solo sulla base delle solite alchimie politiche locali o, ancor peggio, scegliendo tra politici o ex politici esclusi da altre cariche, pretendiamo invece che sia una persona che sappia coniugare una reale e documentata cultura ambientale con una indispensabile conoscenza del nostro territorio e delle regole democratiche e di governo della Pubblica Amministrazione”- incalzano le associazioni Dalla Parte dell’Orso, Altre Menti, Giustizia per il Morrone, Comitato Ambiente Sulmona e Ora Pro Natura. I firmatari della lettera annunciano al ministro di avere pronti dei nomi da proporre “a dimostrazione che queste competenze” sottolineano “esistono veramente anche in ambito regionale, perché dopo il disastro dei roghi non possiamo permetterci ulteriori passi falsi per il Parco Nazionale della Majella, bene comune di tutte e di tutti”. Secondo associazioni e comitati, nei giorni drammatici dell’incendio sul Morrone il Parco avrebbe dimostrato “la totale incapacità a prevenire ed agire da parte dell’ Ente Parco Nazionale della Majella”. “Mancata attuazione del Piano Antincendio boschivo, assenza di sorveglianza e di coinvolgimento del volontariato” rincarano “Presidente e Direttore f.f. e funzionario responsabile dell’ AIB in ferie al mare durante la prima settimana dell’ incendio sono solo alcuni degli elementi che hanno dimostrato ulteriormente quanto la gestione di un Parco nazionale se non affidata a persone competenti sia fallimentare non solo per l’ obiettivo primario della conservazione della biodiversità ma anche per le finalità di corretta valorizzazione delle risorse e di vero ecosviluppo”.

Andrea D’Aurelio

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