
Sinistra Italiana L’Aquila aveva duramente criticato la decisione del Consiglio Direttivo del Parco Sirente Velino che, grazie al decreto Milleproroghe, riallinea le scadenze dei mandati al 2028, sanando una discrepanza tra i consiglieri eletti nel 2021, con scadenza nel 2026, e quelli nominati nel 2023, in scadenza nel 2028. Sinistra Italiana sosteneva che i tre consiglieri nominati nel 2023 avrebbero dovuto decadere con l’inizio della nuova legislatura nel 2024, in assenza di una conferma nei successivi 180 giorni. Inoltre, il partito denuncia una gestione poco trasparente dell’ente e un possibile conflitto di interessi nei criteri di nomina. Non si fa attendere la risposta del presidente del Parco, Francesco D’Amore chiarendo che il decreto ha sanato una presunta anomalia amministrativa precisando che la normativa prevede che i consiglieri durino in carica cinque anni dal momento della nomina, indipendentemente dalla durata della legislatura regionale. Inoltre, il parere della Direzione Affari della Presidenza e Legislativi del Consiglio regionale ha confermato che la normativa non prevede alcun legame tra la durata dell’organo di amministrazione del Parco e la scadenza della legislatura. Lo stesso principio è stato applicato ai parchi nazionali, senza contestazioni. Per quanto riguarda la competenza dei consiglieri, il presidente D’Amore ha ribadito che le nomine rispettano i requisiti di legge e che il Parco ha raggiunto alti livelli di efficienza nella gestione delle risorse e dei progetti. Ha inoltre sottolineato che, fin dal 2021, ha rinunciato alla propria indennità e che i membri del Consiglio Direttivo non percepiscono alcun compenso. Con questa precisazione, l’amministrazione del Parco Sirente Velino intende rassicurare l’opinione pubblica sulla trasparenza e sulla correttezza della gestione dell’ente.