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Se nel territorio il centrosinistra si oppone al gasdotto Snam, a Roma il centrosinistra consente questa scelta. Lo sostengono i consiglieri comunali e dirigenti di Fratelli d’Italia, Vittorio Masci, Salvatore Zavarella, Sandro Ciacchi e Mauro Tirabassi. “Non accettiamo che i cittadini della Valle Peligna vengano presi in giro da un centrosinistra che a Roma acconsente alle scelte del governo sul metanodotto Snam e che sul territorio finge di contestarle. È bene precisare che la riunione tenutasi ieri, infatti, è stata convocata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, non certamente dalla Regione, su un’opera che il governo reputa strategica – dicono – È ridicolo quanto puerile il tentativo di cercare di scaricare responsabilità inesistenti sul presidente Marsilio e sulla Regione Abruzzo, che all’interno della procedura autorizzativa del metanodotto non ha nessun potere decisionale”. “È evidente come, sul territorio, il centrosinistra cerchi di smarcarsi dalle decisioni del governo nazionale, di cui sia il PD che il M5S sono i principali azionisti – proseguono gli esponenti FdI – Invitiamo, pertanto, i parlamentari abruzzesi del PD e del M5S, sempre pronti alle passerelle territoriali, a manifestare anche a Roma il loro dissenso rispetto alla linea voluta dal governo, chiedendo le dimissioni del loro ministro Cingolani. L’unico soggetto titolato a impedire l’esecuzione dell’opera è il Governo, che ritenendola strategica e di importanza nazionale, ha consentito anche di superare le previsioni urbanistiche previste per quella zona”. “Solo il Governo può modificare tale orientamento così da impedire il previsto intervento. Ed i 5Stelle che se la prendono con la Regione dovrebbero rivolgersi al loro ministro della transizione ecologica che nulla ha eccepito” concludono Masci, Zavarella, Ciacchi e Tirabassi

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