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SULMONA. Il sindaco, Gianfranco Di Piero, chiama la Asl al confronto sulla refezione scolastica cittadina dopo il caso del pasto in extremis erogato in classe al bimbo di quattro anno. Un sistema da rivedere tanto che il primo cittadino ha convocato dirigenti scolastici, la ditta che si occupa della refezione scolastica per un vertice a Palazzo San Francesco. Ma, nelle ultime ore, è partita anche una richiesta d’intervento da parte della Asl. “Non è solo un problema di piattaforma”- sostiene Di Piero- “ritengo che tale incontro sia importante per allargare l’analisi con l’autorità sanitaria, ad esempio sulla qualità dei pasti e sulle porzioni erogate a scuola, fermo restando che le ditte già si adeguano agli standard previsti dalla normativa”. Non uno o due, ma da gennaio ad oggi sono diversi i casi di minori che hanno rischiato di rimanere senza cibo per i pasti non pagati. Pasto che poi è stato comunque erogato in classe o a consumato a casa.

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