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SULMONA – “Un’immediata programmazione della gestione dell’emergenza individuando degli spazi distinti dal presidio ospedaliero attraverso i quali sia possibile effettuare una sorveglianza attiva dei sospetti covid e dei pazienti in attesa di trasferimento”. A chiederlo al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e all’assessore regionale alla sanità, Nicolettà Verì, è la coordinatrice del Tribunale per i diritti del Malato, Catia Puglielli, che ha scritto una missiva alla Regione all’indomani del ricovero di un altro paziente Covid nel reparto di rianimazione del locale nosocomio. Il Tdm ha fatto notare come “l’ospedale di Sulmona non sia un centro covid 19 e nonostante la presenza di una stanza a pressione negativa destinata normalmente alla gestione ordinaria dei pazienti in terapia intensiva e in rianimazione, mancano le figure necessarie per la gestione del paziente, mancano i dispositivi sufficienti per garantire i pazienti e il personale sanitario dell’ospedale e soprattutto, gli ambienti e il personale non sono diversificati così come richiede l’ordinanza 12 del 22 Marzo 2020 del presidente Marsilio”. Puglielli ricorda che “è stato specificato che in caso di diffusione del virus un accesso incontrollato al presidio ospedaliero rischierebbe di contaminare tutta l’area ospedaliera con il rischio di pregiudicare l’ordinaria attività sanitaria e costringendo i pazienti a rivolgersi ad altri presidi ospedalieri”. Da qui la proposta:  “abbiamo richiesto un’immediata programmazione della gestione dell’emergenza individuando degli spazi distinti dal presidio ospedaliero attraverso i quali sia possibile effettuare una sorveglianza attiva dei sospetti covid e dei pazienti in attesa di trasferimento.
A seguito della decisione di trasferire altri pazienti presso il nosocomio di Sulmona chiederemo alla Asl e al Presidente della Regione di fornirci chiarimenti in merito alla gestione di pazienti covid-19 in un centro non idoneo. Si chiede a tutte le rappresentanze politiche di intervenire a garanzia della cittadinanza”- chiosa il Tdm da sempre in trincea sul fronte della sanità, non solo durante l’emergenza, e non certo dietro una tastiera.

Andrea D’Aurelio

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