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“Ciò che seminai nell’ira crebbe in una notte rigogliosamente ma la pioggia lo distrusse. Ciò che seminai con amore
germinò lentamente maturò tardi ma in benedetta abbondanza”. Le parole di Peter Rosegger spiegano bene il valore della pazienza che sembra essere alla base di questo Natale. Una grande virtù da mettere sotto l’albero e conservare nel cuore per non cadere nella rassegnazione o peggio ancora nella disperazione. Per il secondo anno di fila le luci sono relativamente accese, lo spirito è solo in parte sereno, i propositi non sono completamente buoni. E’ il secondo Natale in pandemia. In due anni il virus ha messo in ginocchio famiglie, singoli, attività. E’ arrivato ovunque destando allerta e preoccupazione. E’ ancora in circolazione poichè muta ma non può penetrare nei cuori. Il nostro augurio per il Natale arriva da mamma Valentina che ha deciso quest’anno di scrivere qualche riga alla figlia anzichè scomodare Babbo Natale. D’altronde un futuro migliore e diverso, il più possibile sereno, dipende dalle nuove generazioni. A tutte le “nostre” famiglie auguriamo un felice Natale. Ci sentiamo ormai parte integrante delle vostre case e del vostro tepore domestico. Entrare è un processo pressocchè automatico per un giornalista televisivo. Restarci non è scontato. Serve la giusta chiave di rispetto, tatto e sensibilità. Auguri a tutti. Sul nostro sito continuerete a trovare l’aggiornamento dell’emergenza pandemica da Covid-19 e delle eventuali notizie di rilievo mentre le notizie in tempo reale torneranno lunedì 27 dicembre. Di seguito la lettera di Valentina che ringraziamo:

“Figlia mia,
in questa notte speciale voglio parlarti della pazienza. Stiamo vivendo tutti mesi strani, quasi surreali. Siamo spaventati e desiderosi di tornare alle nostre vite passate, quando ci si lamentava dell’euro che aveva fatto raddoppiare i prezzi ed i telegiornali aprivano con le notizie del caldo afoso estivo e delle abbondanti nevicate a valle. Chi sta pagando il prezzo più alto però siete voi perché è proprio ai giovani che stiamo chiedendo l’impossibile. La gioventù è fuoco vivo e poco ha a che fare con il sopportare e il celare. Eppure lo state facendo. Celate i vostri visi dietro mascherine colorate. Sopportate la paura ed il dolore di una vita vissuta a metà. Non avete perso il sorriso e guardate al domani con occhi pieni di pensieri positivi e di speranza, di amore e progetti da realizzare. Devi sapere che tutto questo si nasconde dietro una grande, piccola parola: pazienza. Perché avere pazienza vuol dire riuscire a nascondere la fatica, sopportare in silenzio le difficoltà, resistere all’ansia del tempo che sembra non passare mai, o che passa troppo in fretta lasciandoci la sensazione di non aver vissuto abbastanza. La pazienza vuol dire aspettare. Figlia mia, auguro a te e a tutti voi la pazienza di seminare con amore perché i frutti migliori ci mettono tempo a maturare, ma il loro sapore sarà dolcissimo e sarà l’essenza del vostro futuro”. (a.d’.a.)

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