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SULMONA- “Una sedia occupata da una persona di cui non ci si ricorda neppure il nome, che difetta di programmi e strategie e che invia all’esterno un messaggio negativo e degradante, creando al tempo stesso danni economici per tutti i coraggiosi operatori del settore”. L’analisi nuda e cruda sul turismo sulmonese arriva dal circolo del Pd che parla di proclami e falsa ripartenza. “L’Ufficio turistico cittadino è sbarrato, così come i Musei e tutto il patrimonio artistico culturale della città, ed i turisti che giungono a Sulmona trovano un prolungato ed immotivato lockdown in una città in cui non è possibile nemmeno chiedere informazioni. Questa condotta aggrava, qualora ce ne fosse bisogno, lo stato di crisi economica della città, amministrata a colpi di coda dell’ultimora, dopo quattro anni di assenza di programmazione su tutto, e quindi anche sulle politiche del turismo- fanno notare i dem che stigmatizzando l’annuncio fatto dal Comune su facebook che parlava di riapertura in “anticipo” dei musei. “Quel che è certo è che Sulmona continua a perdere tempo ed a subire altri danni sia all’economia che all’immagine in un settore che, per essere trainante, richiede conoscenza ed impegno quotidiano, presenza sul territorio e voglia di fare – conclude il Pd -. Come partito siamo molto preoccupati dalla superficialità e scelleratezza con cui una giunta sgangherata, figlia solo di patti più o meno politici, continua a gestire gli ultimi scampoli di una disastrosa avventura amministrativa. Il Covid ha riscritto il nostro presente ed il nostro futuro ed ora come mai avremmo bisogno di scelte coraggiose e lungimiranti, ed invece siamo costretti ad assistere a quanto di peggio si potesse immaginare: l’attaccamento alle poltrone finalizzato a quelle indennità che si sono intascati anche nei mesi in cui non si sono neppure riuniti! Tutto questo dimostra, parafrasando lo spot della Casini, quanto poco a cuore ha la sorti città, a differenza dei vuoti proclami che, se avesse un minimo di decenza, dovrebbe avere la bontà di risparmiarci”. (a.d’.a.)

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