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SULMONA – Una richiesta di accesso agli atti per verificare quanti primari mancano all’appello all’ospedale di Sulmona e in quali reparti la carenza di personale è più marcata. E’ questa la prossima mossa che porrà in essere il Tribunale per i diritti del Malato unitamente con Cittadinanzattiva per andare a fondo su quella che è diventata la patologia cronica del nosocomio peligno. L’idea è quella di chiedere una verifica delle piante organiche dei singoli reparti per poi agire di conseguenza nelle sedi opportune. “Il Manager Tordera continua a dirci che i medici non vogliono venire a lavorare a Sulmona e noi vogliamo capire il perché”- interviene la responsabile dell’area legale del Tdm Catia Puglielli- “vogliamo verificare ad esempio che tipo di contratti vengono siglati dall’azienda sanitaria”. Dall’ultima analisi condotta dalla Fp Cgil risulta che la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila è la più penalizzata sotto il profilo della carenza di organico con 3354 unità lavorative in servizio e 699 carenti, vale a dire il 17,25% in meno. Un dato allarmante che ha spinto un po’ tutti ad andare fino in fondo, il Tdm in primis. “E’ chiaro che la classificazione del presidio ospedaliero incide. Vogliamo capire quanti contratti a tempo determinato vengono siglati ad esempio. E’ una verifica che dobbiamo fare”- conclude la Puglielli.

Andrea D’Aurelio

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