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SULMONA – La carenza di personale rischia di bloccare le prestazioni del pre-triage all’ospedale di Sulmona dove si effettuano i tamponi per accertare il contagio da Coronavirus. Il Tribunale della sanità, per il tramite della referente dell’area comunicazione Catia Puglielli, già si è mosso e ha scritto alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, suggerendo all’azienda di ricorrere ai specializzandi tramite un accordo-convenzione o ai medici in pensione, che in più di un’occasione hanno già dato la loro disponibilità, per prolungare l’erogazione del servizio. “Abbiamo appreso di questa problematica e subito ci siamo attivati, scrivendo di nuovo ai vertici della Asl, per cercare di prevenire il blocco delle prestazioni, dando come al solito il nostro contributo”- fa notare la Puglielli- “abbiamo quindi proposto all’azienda di chiamare gli specializzandi per dare manforte alle unità in servizio o, in alternativa, ricorrere ai medici in pensione”. Una proposta quella del Tds che guarda lontano, oltre l’emergenza, alla lenta e graduale ripresa delle attività ambulatoriali prevista per il prossimo 27 aprile. Finora, dopo l’accorpamento dei reparti di urologia e ortopedia, l’azienda ha ottimizzato turni di lavoro e personali, mandando alcune figure professionali proprio al pre-triage. E’ di ieri però l’allarme dello stop delle prestazioni per il prossimo 25 aprile, a fronte di una carenza di personale, che l’azienda però già sta cercando di risolvere con l’autorevole contributo del Tribunale della sanità, che ieri ha risolto l’altra questione dei tamponi a domicilio, che vengono svolti sui pazienti Covid in isolamento domiciliare in attesa della negativizzazione. Ulteriori sviluppi si attendono per i prossimi giorni.

Andrea D’Aurelio

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