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PESCASSEROLI – Indaga la Procura della Repubblica di Sulmona sulla morte di Antonello Ferreri, giovane chef di 35 anni, originario di Avezzano. Il cadavere è stato rinvenuto questa mattina sulle scale di un hotel di Pescasseroli dove il 35 enne prestava servizio da qualche mese. La Procura di Sulmona ha quindi aperto un’inchiesta. Il magistrato di turno ha disposto l’esame autoptico per far luce sulle cause del decesso. Sono due al momento le ipotesi al vaglio della compagnia dei Carabinieri di Castel Di Sangro, diretta dal Capitano Domenico Fiorini, che si sta occupando del caso. Il giovane chef potrebbe aver perso la vita per un improvviso malore che sarebbe risultato fatale, provocando la caduta, oppure la morte potrebbe essere subentrata dopo un incidente. La dinamica insomma lascia ancora qualche dubbio. A ritrovare il corpo esamine del giovane cuoco sarebbe stato un collega che ha lanciato subito l’allarme e ha avvertito i soccorsi. Ma per Alessandro non c’è stato nulla da fare. Il giovane è morto per un politrauma. A constatare il decesso, già accertato dai sanitari del 118, è stato il medico legale che ha eseguito una prima ispezione cadaverica. Pescasseroli e Avezzano nel frattempo stanno piangendo la morte di un giovane chef. Gli amici lo chiamavano Lello e in molti stanno lasciando messaggi di cordoglio sul suo diario facebook. Resta il ricorso di un giovane che amava la vita e la cucina. “La brace accesa” era il suo motto. Ora sarà l’autopsia a chiarire le cause di una morte che ha scosso due comunità.

Andrea D’Aurelio

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