SULMONA – L’appuntamento davanti al giudice è solo rimandato per i due imputati e per i tredici testimoni chiamati a sfilare per il processo del pestaggio per una sigaretta. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 26 marzo per l’incompatibilità del giudice Marco Billi, sollevata dall’avvocato Alberto Paolini, che aveva chiesto di rimettere il fascicolo nelle mani del Presidente del Tribunale per la scelta di un nuovo giudice. Ma in sostanza il procedimento penale si è aperto. Sotto processo sono finiti G.A. di 46 anni e S.F. di 44 anni, entrambi di Castelvecchio Subequo, per il pestaggio ai danni di due giovani del circondario in un bar di una stazione di servizio alle porte di Raiano. I fatti risalgono al 30 marzo 2016 ed entrambi sono stati assicurati alla giustizia dalla Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona, al termine di una battente attività investigativa portata avanti in collaborazione con la Squadra Mobile dell’Aquila. Gli imputati sono quindi accusati di aver aggredito violentemente due giovani della vallata che si presentarono quella sera nel loro locale. Tutto sarebbe cominciato perché uno dei due giovani avrebbe acceso una sigaretta. Le vittime dell’aggressione hanno riportato danni ingenti. Uno dei due è finito in coma per mesi tant’è che dalle lesioni, giudicate guaribili in quaranta giorni, è derivata una malattia ed una incapacità ad attendere alle ordinarie occupazioni. L’altro giovane ha rimediato invece una frattura scomposta alla falange con ventinove giorni di prognosi. Inizialmente l’inchiesta vedeva indagate quattro persone. Ma D.F. e F.F. sono stati assolti in udienza preliminare con il rito abbreviato per non aver commesso il fatto. I due quella sera sarebbero intervenuti in un secondo momento, alla fine dell’aggressione furibonda, per soccorrere le vittime.
Andrea D’Aurelio