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INTRODACQUA –  La Corte dei Conti approva il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Introdacqua. Nei giorni scorsi la magistratura contabile ne ha accertato la conformità e la congruità. “Sulla scorta dei dati contabili riportati nel piano presentato dal Comune di Introdacqua si può (ndr) affermare che l’amministrazione comunale ha adempiuto al dovere di determinare esattamente i fattori di squilibrio presenti nella gestione dell’ente, nonché di aver proposto misure attendibili e sostenibili rivolte al superamento della situazione critica” scrivono i giudici che rilevano “positivamente le azioni intraprese dall’ente per ripianare il disavanzo, ferma restando, comunque, la necessità di incrementare la fase di recupero dell’evasione tributaria, oltre a dover concretizzare la procedura di alienazione del patrimonio immobiliare”.  Insomma la Corte dei Conti ha messo nero su bianco a caratteri cubitali che “il piano di riequilibrio finanziario approvato dal Comune di Introdacqua si fonda su dati attendibili e veritieri, pertanto, allo stato degli atti, non può che giungersi ad una valutazione positiva circa la sua congruenza finanziaria”.  Una delibera adottata all’epoca dal Commissario Straordinario, dopo l’accertamento di un disavanzo di circa 618 mila euro, ma  la gestione dell’ultimo biennio si è dimostrata puntuale ed attenta, per dirla con le parole del sindaco, Cristian Colasante. Non è stato infatti necessario ricorrere ad anticipazioni di liquidità. “Mi preme ringraziare Il dott. Fabio di Ianni, la Dott. Franca Colella e la Rag. Giovanna Battaglini, il revisore dei conti e la società che ha contribuito alla riscossione dei crediti ovvero Info Arch ed i colleghi di maggioranza che mi supportano quotidianamente nella ripartenza dell’ente. Ma il ringraziamento più grande va ai cittadini che con senso di responsabilità stanno contribuendo a far ripartire l’ente”- sottolinea il sindaco Colasante non senza rimarcare che “nei prossimi giorni si continuerà con avvisi di alienazioni immobili, affidamenti di strutture e rimodulazione di servizi affinché la collettività abbia sempre più un Comune funzionale e con una riduzione della pressione fiscale”.

Andrea D’Aurelio

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