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SULMONA – La triste “favola”, che nessuno vorrebbe mai raccontare, comincia con “c’era una volta il mercato”. L’orologio segna le 12,40 di mercoledì 8 marzo e tutto sembra fuorché un giorno di mercato. In piazza Garibaldi si contano all’incirca una ventina di bancarelle fra i cento posti disponibili per gli ambulanti. Tantissimi spazi vuoti che denotano la perdita del potere di acquisto di un mercato che da secoli è il fiore all’occhiello alla città. Sono circa 70 gli ambulanti che hanno deciso di fare le valigie, preferendo altre località a Sulmona. Ne restano un centinaio che hanno a che fare non solo con la crisi ma anche con le scelte degli utenti che si concentrano sulle grandi distribuzioni, come denunciato più volte da Confesercenti e Cescot e dalle associazioni di categoria. Tempi durissimi, a questo punto, per il mercato rionale e di quartiere con ambulanti e cittadini che lanciano l’allarme sull’impoverimento del mercato di piazza Garibaldi, fenomeno che comincia a destare seria preoccupazione. “Una piazza semi vuota che ci ha lasciato tutti spaesati”- fanno notare i sulmonesi- sollecitando gli amministratori di Palazzo San Francesco a prendere provvedimenti urgenti per risolvere il problema.

Andrea D’Aurelio

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