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SULMONA – Un fiume di gente ha invaso nel pomeriggio la Chiesa dell’Annunziata per la prima edizione del presepe partecipato, iniziativa ideata dall’ex Casa Santa dell’Annunziata, che incassa subito interesse e successo. Dalle 17 in punto cittadini ma anche diversi visitatori sono entrati nell’edificio di culto, lasciando una statuina o un personaggio del presepe, che sarà completato nei prossimi giorni dal momento che è ancora possibile donare un frammento della Natività. La base è stata realizzata dall’asilo Di Nello con Ada Di Ianni, dall’asilo Regina Margherita e dalla Protezione Civile Ana. “Siamo tornati al vero senso del Natale quello vissuto e partecipato dalla comunità. E’ stato bello oggi vedere questa Chiesa piena di gente”- ha rilevato soddisfatta la Presidente dell’ex Casa Santa Catia Puglielli che centra un altro obiettivo dopo il ripristino della tradizione di caule e pesce. Un’Immacolata segnata anche dal caos per il gazebo della Protezione Civile Ana che era stato prima posizionato sul sagrato dell’Annunziata e poi smontato dai volontari dopo l’arrivo della Polizia Municipale. Gli alpini volevano distribuire vin brulè ai cittadini che entravano in Chiesa. “Hanno lasciato la postazione autonomamente e non c’è stato bisogno quindi di redigere il verbale. Non incorreranno in alcuna sanzione”- spiegano dalla Polizia Locale. “Oggi ci hanno visto tutti mentre stavamo allestendo il gazebo e nessuno ci ha detto nulla. Resta l’amarezza anche per i costi che abbiamo sostenuto”- commenta amareggiato il responsabile Marco Di Silvestro. E’ l’unica nota stonata di un’Immacolata da incorniciare oltre alle luminarie spente, eccetto quelle in piazza Garibaldi, mentre il corso era stracolmo di gente e passava anche la processione dell’8 dicembre organizzata dalle comunità del centro storico.

Andrea D’Aurelio

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