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SULMONA – In due revocano la candidatura, il consigliere comunale Fabio Pingue candidato con Legnini attacca Gerosolimo e centrodestra, mentre dure accuse arrivano dalla Lega, Forza Italia e Azione Politica. Si annuncia una campagna elettorale tutt’altro che tranquilla per le elezioni regionali del 10 febbraio dopo le candidature all’ultimo minuto nell’Udc. Per il consigliere comunale Fabio Pingue “il centrodestra e Gerosolimo sono come i ladri di pisa, che di notte rubavano insieme e di giorno litigavano per spartirsi la refurtiva. Questo è quello che emerge dalla sconcertante vicenda della candidatura della Scoccia nella lista Udc, perché se Marsilio ha firmato l’apparentamento delle liste, non poteva non sapere da chi sarebbe stato sostenuto. Se così fosse, le sue sterili minacce fatte all’Udc – di esclusione dalla coalizione – risulterebbero una mera boutade politica che lascia il tempo che trova. Altrimenti provveda immediatamente a formalizzare l’esclusione dell’ UDC”. Pingue sottolinea che “il centrodestra dimostra una totale mancanza di serietà e mi stupisce l’assordante silenzio dei candidati peligni su questa squallida vicenda. Questi stomachevoli metodi, assieme alla nota transumanza politica di Andrea Gerosolimo, sono quelli dei ladri di consenso che squalificano la Politica e la rendono solo un accaparramento di potere fine a se stesso”-chiosa il consigliere.

DUE REVOCHE PER LA CANDIDATURA

Il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale di Avezzano (L’Aquila), Lino Cipolloni e Iride Cosimati, esponenti dell’Udc, nell’esprimere disapprovazione “per la grave scorrettezza e il tranello” legato al caso Gerosolimo-Scoccia nella coalizione di centrodestra, hanno annunciato l’avvio delle procedure per ritirare la loro candidatura alle elezioni regionali abruzzesi del prossimo 10 febbraio. “Totalmente ignari della grave scorrettezza che si era consumata, così come il senatore Quagliariello, abbiamo appreso solo dopo la scadenza del termine per la presentazione delle liste, con grande sconcerto, la notizia di candidature estranee rispetto alle intese raggiunte con il candidato presidente, con gli alleati interni alla lista e con noi stessi candidati – si legge in una nota – E anche noi prendiamo radicalmente le distanze da quanto accaduto, un vero e proprio tranello che non può essere in alcun modo condiviso da chi evidentemente ha una concezione della politica assai diversa dallo spettacolo al quale abbiamo assistito in queste ore”.

LE ALTRE REAZIONI
Il senatore abruzzese Gaetano Quagliariello, leader del Movimento Idea, parla di “imboscata che tradisce un accordo con il candidato presidente Marsilio”, sottolineando di essere all’oscuro della manovra”. Il senatore Marsilio spiega di apprendere “con stupore e rabbia della candidatura nelle liste dell’Udc di Scoccia e Olivieri, nonostante il veto dei partiti”. I deputati della Lega, Giuseppe Bellachioma, coordinatore abruzzese, e Luigi D’Eramo, attaccano “che non vogliamo vedere durante la campagna elettorale i simboli dell’Udc affiancati a quelli della Lega e del centrodestra unito” e spiegano “che chi viene eletto, sarà tenuto ben lontano dalla maggioranza di centrodestra”. Per il senatore di Fi e coordinatore abruzzese, Nazario Pagano, ciò è il cordinatore regionale di Fdi, Etel Sigismondi, “sono stati traditi gli accordi”. Per il leader del movimento civico Azione politica Gianluca Zelli, si tratta di “un intollerabile colpo di mano”. Il candidato presidente del centrosinistra, Giovanni Legnini parla di “lite clamorosa in una colazione di centrodestra da mesi spaccata”. Controcorrente il sindaco di Avezzano (L’Aquila), il forzista Gabriele De Angelis: “Mettere niet addirittura di carattere famigliare mi pare eccessivo”.

Andrea D’Aurelio

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