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SULMONA – Il Tar Abruzzo ribalta la decisione assunta lo scorso mese di marzo e respinge la domanda di tutela cautelare, depositata dal Centro Nuoto Sulmona, sulla gestione della piscina comunale di Sulmona. I giudici amministrativi, che il mese scorso avevano sospeso tutti gli atti che hanno portato all’affidamento del servizio, hanno quindi ritenuto efficace la determina del Comune di Sulmona e, salvo ripensamenti nell’udienza di merito che si terrà in seguito, hanno rigettato la richiesta di tutela cautelare. Ne consegue che, in virtù dell’efficacia della determina dirigenziale adottata dall’ente, Roma Nuoto e il Comune possono procedere con il contratto per la gestione dell’impianto natatorio. Una decisione a sorpresa, tenendo conto delle precedenti ordinanze del 25 febbraio e 20 marzo, con le quali il Tar aveva prima accordato la sospensiva e poi sospeso tutti gli atti. “Le contestazioni specifiche relative al presunto difetto in capo alla aggiudicataria dei requisiti di capacità tecnica e professionale ed alla dedotta erroneità della verifica all’anomalia dell’offerta compiuta dall’amministrazione resistente appaiono involgere valutazioni espressione di discrezionalità tecnica riservate all’amministrazione ed insindacabili in sede giurisdizionale se non in presenza di profili di manifesta illogicità e irragionevolezza, che non appaiono ravvisabili”- scrive il Tar. Quanto all’assenza di esperti nella commissione di gara, i giudici amministrativi hanno rilevato che “non è in proposito necessario che l’esperienza professionale di ciascun componente copra tutti gli aspetti oggetto della gara, potendo le professionalità dei vari membri integrare reciprocamente”. Il Centro Nuoto dal canto suo sta valutando il ricorso al Consiglio di Stato, fermo restando la fase di merito del Tar. Nel frattempo la Roma Nuoto, in virtù del rigetto della domanda di tutela cautelare, potrà insediarsi nella piscina comunale non appena l’impianto sarà riaperto al pubblico, visto le recenti disposizioni anti Covid.

Andrea D’Aurelio

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