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SULMONA – “Gli argomenti rappresentati evidenziano l’infondatezza dei motivi esaminati”. Il Tar Abruzzo ha respinto il ricorso presentato dal Centro Nuoto Sulmona che aveva impugnato la determina di aggiudicazione sulla gestione della piscina comunale sulmonese. I giudici amministrativi, che si sono pronunciati nel merito, hanno respinto il ricorso e hanno disposto la compensazione delle spese. Nell’ordinanza il Tar scrive che “le contestazioni specifiche relative al presunto difetto in capo alla aggiudicataria dei requisiti di capacità tecnica e professionale ed alla dedotta erroneità della verifica dell’anomalia dell’offerta compiuta dall’amministrazione resistente appaiono involgere valutazioni espressione di discrezionalità tecnica riservate all’amministrazione ed insindacabili in sede giurisdizionale se non in presenza di profili di manifesta illogicità ed irragionevolezza, che non appaiono ravvisabili nella fattispecie”. Il Tar ha ritenuto infondato anche il punto sull’esperienza pregressa nella commissione giudicatrice. Secondo i giudici “non è in proposito necessario che l’esperienza professionale di ciascun componente copra tutti gli aspetti oggetto della gara, potendosi le professionalità dei vari membri integrare reciprocamente, in modo da completare ed arricchire il patrimonio di cognizioni della commissione, purché idoneo, nel suo insieme, ad esprimere le necessarie valutazioni di natura complessa, composita ed eterogenea”. Il Centro Nuoto, assistito in giudizio dall’avvocato Armando Valeri, sta valutando il ricorso al Consiglio di Stato. L’impianto natatorio nel frattempo è stato riaperto solo all’esterno.

Andrea D’Aurelio

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